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La Propolis in gravidanza e allattamento

La Propolis è generalmente consigliata sia in gravidanza che allattamento.
E' opportuno comunque assumerla privilegiando prodotti naturali, senza alcol o altri solventi. Sono da preferire i miscugli di propolis senza alcol con miele oppure estrazioni di propolis in burro di cacao o altre materie grasse di qualità.
 

E' purtroppo rimasta nell'aria come "leggenda metropolitana" la considerazione che i bioflavonoidi contenuti nel la Propolis contribuissero all'aumento del rischio di insorgenza di leucemie infantili acute a seguito della loro assunzione in gravidanza.
Ad originare questo allarme è stata la circolare ministeriale (Ufficio XII, Alimenti e Nutrizione) del 4 luglio 2002, avente per oggetto "Prodotti contenenti bioflavonoidi" e una nota della Direzione Generale degli Alimenti che, come misura di estrema cautela, richiedeva di indicare sull’etichetta dei prodotti contenenti bioflavonoidi l’avvertenza "Non assumere durante la gravidanza" .
I bioflavonoidi sono stati oggetto di ipotesi e discussioni scientifiche riguardanti una eventuale “pericolosità” legata all’aumento del rischio di insorgenza di leucemie infantili acute a seguito della loro assunzione in gravidanza. All’origine di tale allarme si pone un recente lavoro scientifico che, sulla base di esperimenti in vitro, sembrava dimostrare come alcuni flavonoidi hanno la capacità di provocare delle alterazioni cromosomiche.  Questo tipo di alterazione è la stessa presente in un’alta percentuale di leucemie infantili acute. Probabilmente è stato questo elemento a far dedurre ad alcuni autori la possibilità che i bioflavonoidi possano giocare un ruolo determinante nell’incidenza di tale malattia.
A ciò si aggiunge il fatto che i bioflavonoidi attraversano la barriera placentare3 e questo potrebbe esporre il feto all’attività della topoisomerasi II in una fase delicata della gestazione. In realtà molti dei farmaci che vengono attualmente utilizzati – probabilmente la maggior parte4 – passano la barriera placentare e quindi tale dato non può essere di per sé valutato come un indicatore di rischio.
A ciò va aggiunto il fatto che l’unica pubblicazione relativa al passaggio placentare si riferisce ad un solo bioflavonoide di natura sintetica (EMD-49209)3 e non è certo che gli stessi risultati siano estendibili alla vasta famiglia di composti identificabili come bioflavonoidi. A testimonianza dell’incertezza legata a questo fenomeno valga il fatto che due studi, condotti con diosmina su donne in stato di gravidanza con insufficienza
venosa o patologia emorroidaria, non hanno evidenziato effetti tossici sul feto, né sul bambino nato, né sulla gestante.
Bisogna inoltre tener conto che le dosi dei bioflavonoidi contenute negli integratori dietetici sono molto distanti da quelle considerate negli esperimenti in vitro ed il raggiungimento delle dosi ritenute pericolose per via di un accumulo in donne in gravidanza rimane per ora privo di fondamento scientifico.
I flavonoidi più conosciuti e presenti in alcune specialità farmaceutiche sono la rutina, la diosmina e l’esperidina; questi composti sono presenti anche negli agrumi ed in piante del genere Citrus, e vengono presentati come efficaci in una presunta capacità di riduzione della permeabilità capillare con attività antivaricose ed antiemorroidarie; a questi si aggiungono gli antocianosidi del mirtillo che sono invece promossi come efficaci nella cura della retinopatia e dell’angiopatia diabetica e come endotelioprotettori. Oltre a quelli contenuti nelle specialità medicinali, i flavonoidi rappresentano una componente importante anche di molti estratti fitoterapici quali il carciofo, la passiflora, il timo e numerosissime altre piante officinali. Tali composti sono presenti, in concentrazioni molto variabili, anche negli alimenti e come costituenti di vari integratori dietetici.
In conclusione, non ci sono elementi di allarme riguardo all’esposizione di questi composti in gravidanza; a tutt'oggi non esiste evidenza scientifica che consigli di assumere o NON assumere propolis durante la gravidanza o l'allattamento.

L'unico documento scientifico che cita l'argomento è il seguente, "Pregnancy and Breastfeeding There is not enough scientific evidence to recommend the use of propolis during pregnancy or breastfeeding. Many tinctures contain high levels of alcohol and should be avoided during pregnancy" . riportato dalla U.S. National Library of Medicine - National Institutes of Health | Department of Health & Human Services

Consulta il Bollettino d’informazione sui farmaci SETT-OTT 2002 del Ministero della Salute
Leggi anche Gravidanza e Bioflavonoidi - Sono nocivi davvero?

Bibliografia
 
Studi e ricerche scientifiche comprovanti le proprietà antivirali, antifungine, antibatteriche del Propolis


 

 

 

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